Viale Gramsci 1951

Il nuovo Viale Gramsci,ex viale Principe Amedeo,ricostruito.Manca ancora il grande condominio che fa angolo con via Bonaini e manca ancora il Palazzo Affari.
La città stava rinascendo dopo i danni subiti dalla guerra.
Periodo – la cartolina ha viaggiato nel 1951
Cartolina d’epoca
Collezione Marco Birindelli
Archivio www.ilpopolopisano.it

Luminara di San Ranieri – anni ’50

Per la festività di San Ranieri,Patrono di Pisa,che ricorre il 17 Giugno,è antica tradizione che si allestisca nei lungarni e sui principali monumenti della città una caratteristica e suggestiva luminara. In questa immagine,sulla sommità del Campanile si stanno preparando recipienti di metallo detti “padelle” riempiti di acqua e di olio,sul quale,retto da sugheri,galleggia uno stoppino.
Nella seconda immagine il Campanile illuminata in onore a San Ranieri.
Immagini tratte da – La Piazza del Duomo Enzo Carli a cura e iniziativa della Cassa di Risparmio di Pisa Gherardo Casini editore Dicembre 1956
Periodo immagini – anni ’50
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Autoscafo “Luigi Merello” – 1925

Bella immagine di un secolo fa,autoscafo Merello portava i pisani al mare.Dopo il crollo del ponte di ferro che permetteva al trammino di scavalcare le antiche mura e la darsena del canale dei navicelli a Porta a Mare,la società tranviaria sostitui il servizio di trasporto verso il mare con i vaporetti e uno di questi era il “Luigi Merello” Trasportava 350 passeggeri divisi in tre classi. L’ autoscafo fu costruito nel cantiere di San Piero a Grado.La stazione di partenza fu organizzata nell’attuale lungarno Gambacorti proprio sotto il Comune.Il servizio iniziò nel 1924 e durò diversi anni anche dopo il ripristino della linea ferroviaria.
Da non confondere con il vaporino a ruote “GalileoGalilei” che i pisani chiamavano raspamota, in servizio dal 1860 circa e ha un’altra storia.
Periodo – la cartolina ha viaggiato nel 1925
Cartolina d’epoca
Collezione Marco Birindelli
Archivio www.ilpopolopisano.it

Lungarno Regio – 1912 circa

Incrocio tra il ponte Solferino attuali lungarno Simonelli lungarno Pacinotti e piazza Solferino.
Notare il signore sull’angolo del ponte con un banchino aperto, chi sa che mestiere faceva forse l’arrotino,il ciabattino…
L’edicola è ancora oggi in quel punto e al posto del Bar Martini esisteva una cooperativa di generi alimentari.Il palazzo in angolo fu distrutto durante la guerra.
Periodo – la cartolina ha viaggiato nel 1912 ma probabilmente è antecedente,non ci sono ancora le tracce del tram.
Cartolina d’epoca
Collezione Marco Birindelli
Archivio – www.ilpopolopisano.it

Palazzo dell’orologio – 1918 circa

Palazzo dell’orologio – Acquistato dalla Normale nel 1968 e ristrutturato negli anni Settanta, dal 1982 è sede della biblioteca.
Le due strutture principali – collegate fin dall’origine da una volta – esistevano già in epoca medievale: a sinistra la casa-torre detta Palazzotto della Giustizia o del Capitano, sede di antiche magistrature pisane; a destra la torre, detta dei Gualandi o della “muda” perché vi si tenevano a mudare (cambiare le penne) le aquile, simbolo della potenza della città. Questa è soprattutto nota come Torre della Fame, per via della tragica morte del conte Ugolino della Gherardesca narrata da Dante nel XXXIII canto dell’Inferno.
Tra il 1605 e il 1608 il palazzo assunse la sua forma unitaria: i due corpi di fabbrica furono collegati da un cavalcavia sopra la volta, e la facciata fu affrescata da Giovanni Stefano Maruscelli e Filippo e Lorenzo Paladini. Nel 1696 fu collocata la torretta campanaria che accentua l’asse verticale dell’edificio e ne nasconde le irregolarità originarie. Nel 1919, il palazzo fu nuovamente restaurato, con l’aggiunta della quadrifora neomedievale sul lato sinistro della facciata.
Al piano terra del Palazzo dell’Orologio si trova lo spazio museale “Torre del Conte Ugolino”.
Attualmente, un tunnel sotterraneo collega il Palazzo dell’Orologio a quello della Carovana.
(descrizione dal sito della Scuola Normale Superiore)
Tram con rimorchiata – è la prima volta che mi capita di vedere il tram con il rimorchio tra le tante immagini pubblicate.
Tra il 1911 e il 1912 furono acquistate 8 motrici e 3 rimorchiate di tipo aperto.
Periodo – sull’immagine è riportata la data 1919 probabilmente la foto è antecedente.
Fotografia
Fotografo sconosciuto                                                                                                                                                                                                                      Collezione Marco Birindelli
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Via Vittorio Emanuele,attuale Corso Italia – 1923

Via Vittorio Emanuele,attuale Corso Italia.Sulla destra la Chiesa di San Domenico.
– Eretta a partire dal 1382 dalla beata Chiara Gambacorti come sede della prima comunità osservante dell’ordine domenicano. La chiesa venne consacrata nel 1457. Tra il 1724 e il 1732 si provvide ad un generale rifacimento dell’interno e ulteriori interventi avvennero nell’Ottocento e all’inizio del secolo successivo. Soppresso una prima volta nel 1810, le monache vi tornarono con la Restaurazione, ma nel 1892 il monastero fu confiscato e trasformato in Ospizio di Mendicità. Le monache si trasferirono in un locale attiguo ove rimasero fino al 1943, allorché l’intero complesso fu quasi completamente raso al suolo dai bombardamenti. La chiesa è stata restaurata e riaperta al culto nel 1997, affidata al Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di Malta. ( Da Arcidiocesidipisa.it)
Periodo – la cartolina ha viaggiato nel 1923
Collezione – Marco Birindelli
Archivio – www.ilpopolopisano.it

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