Piazza Vittorio Emanuele,caffè Savoia Periodo primi del ‘900 Fotografo – N/A Fonte – omnia.it (l’immagine è stata modificata aggiungendo il logo di questo sito al solo scopo pubblicitario,ilpopolopisano non detiene nessun diritto su questa immagine Diritti CC BY NC 4.0 )
vista d’interno di stanza nobiliare con signora seduta che legge circondata di arredi d’epoca e un grande affresco sullo sfondo Anno – 1896 Fotografo – N/A Fonte – digitalgallery.promoter.it (L’immagine è stata modificata aggiungendo il logo di questo sito al solo scopo pubblicitario,”ilpopolopisano”non ne detiene alcun diritto – diritti CC BY NC 4.0 )vista d’interno di stanza nobiliare con dipinti, decorazioni, sedie e arredamento d’epoca
Draga in Arno Anno – N/A Fotografo N/A Fonte – digitalgallery.promoter ((L’immagine è stata modificata aggiungendo il logo di questo sito al solo scopo pubblicitario,”ilpopolopisano”non ne detiene alcun diritto – diritti CC BY NC 4.0 )
Caffè Savoia in Pazza Vittorio Emanuele con tavolini pieni di clienti Anno N/A Fotografo N/A Fonte – digital.promoter.it (l’immagine è stata modificata aggiungendo il logo di questo sito al solo scopo pubblicitario,ilpopolopisano non detiene nessun diritto su questa immagine Diritti CC BY NC 4.0 )
Chiatta in Arno per dragare il fiume
anno – N/A
Fotografo sconosciuto
Fonte digitalgallery.promoter
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Descrizione: Casa della Dogana (o Gabella). Tale edificio fu demolito nel 1916. Da notare: – l’orto della dogana appena a destra dell’edificio – i “panettoni” in marmo che continuavano facendo angolo davanti all’edificio della Dogana. – Porta Nuova che ha solo un’apertura. – i lampioni presenti sul lato destro di via del Duomo, proprio sulla piazza. Fonte: “Quando sui prati del duomo c’erano case, orti e un cimitero” di Giampiero Lucchesi. La casa della dogana fu demolita nel 1916 nell’ambito di un progetto, iniziato nell’Ottocento, per riportare l’aspetto della piazza a quello originale. Nei secoli infatti, soprattutto durante l’irrispettoso dominio mediceo, furo…no edificati diversi edifici dentro la piazza: dalla casa del capitolo (dove ora c’è il prato della lupa), alla casa dell’ortolano con relativo orto (tra il battistero e le mura), la casa del becchino (tra il Campo Santo e le mura e, no, non era il becchino del cimitero monumentale, ma di quello in via Pietrasantina) e, infine, la casa della dogana ( nella foto). In piazza del Duomo non sono mai avvenuti bombardamenti. Battaglie si, si è sparato e combattuto, sono stati fatti danni anche pesanti (pensiamo al Campo Santo!!), ma nessun bombardamento.una bomba sganciata per sbaglio, sì. Avvenne il 4 ottobre 1943 a mezzogiorno nel corso del bombardamento dello scalo merci di Porta Nuova. Centrò le mura nei pressi della Porta del Leone e ne abbattè un bel tratto come testimoniano il diario di Gustavo Cenni, e alcune fotografie.
Il Politeama,era dove attualmente si trova il palazzo dei congressi,decorato in stile pompeiano da Nicola Torricini era il teatro dotato di impianto elettrico e termosifoni ( grande novita’) ,caffe’ e campi da tennis,parco ; ci fecero anche il cinematografo Cartolinad’epoca anno -primi decenni del ‘900 Da cartolina d’epoca CENNI STORICI