Archivi categoria: L’Arno e i suoi lungarni

febbraio 1929 l’Arno è ghiacciato

PONTE DELLA FORTEZZA. Arno ghiacciato febbraio 1929 prova di resistenza del ghiaccio.Il primo signore a destra sul retro è Fernando Vallerini Nato a Pisa nel 1909 in questa foto quindi aveva 20 anni.Era un nuotatore eccezionale e faceva i cimenti invernali di nuoto,credo a Viareggio.Ai figli ha insegnato a nuotare in Arno,lo attraversavano all’altezza delle tre buche.Nel 2009 è stato celebrato il centenario della nascita e gli hanno intitolato la piazzetta dietro la statua di Ulisse Dini
fonte Amelia Pozzi nuora di fernando Vallerini
Nella raccolta fotografica “Come eravamo”del Tirreno viene descritta come “foto ricordo Ditta Augusto Vallerini”, nella foto seguente le persone sono cinque:F.Vallerini,P.De Felice,O.Verona,Bonaventura e M.Serretti)
fotografo : ?
fonte della fotografia: Album di famiglia di Amelia Pozzi

Racconto dell’eccezionale ondata di freddo del 1929

Ho trovato questo racconto su un forum  CMT FORUM come fonte un certo Lucastorm

Siamo nel 1929 e racconta l’eccezionale ondata di freddo che fece ghiacciare l’Arno

 

11 febbraio

Un’ampia circolazione depressionaria persiste ad ovest dell’Italia con richiamo sciroccale di aria umida e più temperata lungo il fianco tirrenico e sulle due isole maggiori: le massime risalgono fino a 12° a Roma e a 17° a Palermo. IL BOLIDE GELIDO SIBERIANO che ha già raggiunto in pieno la Iugoslavia e l’Austria, irrompe sull’alto-Adriatico, penetra lungo l’asse-Padano e s’infiltra attraverso l’Appennino Ligure e Tosco-Emiliano. Bora, neve polverosa e ghiaccio travolgono Trieste e il Friuli Venezia Giulia, avanzano verso Veneto, Lombardia e Piemonte. Torna la Tramontana-scura sulla Liguria e sull’alta-Toscana. NEVICATE MOLTO ABBONDANTI interessano l’Emilia Romagna, quindi i territori e le città più a nord e più interne della Toscana. Cadono 40 cm su Modena, 30 cm su Bologna, 15 cm su Forli; 30 cm su Pontremoli e Castelnuovo in Garfagnana, 10 cm su Lucca, 20 cm su Pistoia e Prato, 15 cm su Firenze (15-30 cm sui borghi collinari circostanti); 30-40 cm su Scarperia, Borgo San Lorenzo e S.Piero a Sieve. Pochi cm su Arezzo. La Toscana risulta infatti come divisa in 2 parti da una linea immaginaria che dal basso Valdarno si snoda verso il Chianti-Senese e l’alta Val di Chiana. Sotto questa linea prevalgono le piogge per buona parte della giornata: dai 10 mm su Livorno ai 20-30 mm sulla Maremma Grossetana. Ma in serata, la neve sospinta dai fortissimi venti orientali torna a cadere su Pisa, Livorno e Siena. Si imbiancano pure le città di Carrara e Massa e le spiagge della Versilia.

12 FEBBRAIO 1929

Prevale sulla Toscana l’azione per altro marginale del “bolide siberiano” che interessa direttamente il nordest italiano. La depressione mediterranea sposta temporaneamente il proprio baricentro in corrispondenza del Mezzogiorno.  Ma sta per sopraggiungere una terza perturbazione fredda, velocissima, in discesa dalla Francia. Questa sfonderà sul mar Ligure e sulla Corsica già nel pomeriggio, accendendo in breve un flusso sciroccale sull’alto-Tirreno. Il quadro meteo sull’Italia si complica ulteriormente e notevolmente proprio mentre il canale dell’aria gelida tende ad abbassarsi di latitudine. La differenza termica lungo lo Stivale si fa abissale!! =  A Trieste, colpita da una tempesta di bora e ghiaccio a 135 km/h la temperatura scende a -9° in città (-17° sul Carso).-7° a Venezia, sferzata dal blizzard! In serata la temp scende di parecchi gradi sotto lo zero anche a Bologna e a Firenze, interessate da copiose precipitazioni nevose! Scendendo verso il centrosud le temperature balzano in alto: +9° a Roma (sotto il diluvio); +14° a Napoli, flagellata da furiosi temporali; +15° a Bari; +18° a Palermo e +21° a Catania, baciate dal sole! In Emilia-Romagna cadono ancora: 35 cm di neve su Modena e Parma; 30 cm a Bologna; 50 cm a Faenza e 40 cm a Forlì. In Toscana = nel pomeriggio la pioggia si sostituisce di nuovo al nevischio a Pisa e a Livorno, dove la temperatura, rispetto al mattino, risale ma di pochissimi gradi sopra lo zero. Violenti acquazzoni e grandinate si abbattono sull’isola d’Elba e sulla costa Grossetana. Furiose tormente di neve continuano invece ad imperversare sull’Appennino e sulle aree adiacenti. Cadono 20/25 cm a Pistoia, Prato e Firenze. Sui borghi e sulle campagne della Piana in alcuni punti la neve supera il mezzo metro! Cadono 10 cm su Arezzo. Isolato il Mugello dove la neve in basso supera oramai 1 metro. Alla dogana dell’Abetone, cadono 80 cm di neve. Ci sono muraglie bianche alte più di 4 m. Isolati anche i borghi dell’alto Casentino e del Chianti. Dall’Europa non giungono notizie migliori. Alla periferia di Vienna, tra una bufera di neve e l’altra, la temperatura scende a -28°. -18° anche a Belgrado dove già da più di 2 giorni sta cadendo una quantità inverosimile di neve che sta mettendo a durissima prova la popolazione della città!!

13 FEBBRAIO 1929

Situazione meteo ESTREMA in Toscana, ancora per poche ore divisa in 2 parti nettamente distinte. L’ingresso prepotente della perturbazione fredda e velocissima, in discesa dalla Francia, crea in breve (nel contesto generale già depressionario) un profondo e “stretto” vortice, con un minimo iniziale di 987 hp, antistante la costa Livornese, e che si trascina dietro il flusso-gelido-Siberiano già presente sul Nord Italia! Gli effetti sono devastanti . . ed entro la fine della giornata il BLIZZARD DA ENE invade rapidamente e compiutamente tutta la regione! La pioggia resiste nel Grossetano fino al mezzodì; poi, irrompe furiosa la Tramontana e neve fitta e nevischio ghiacciato scendono ovunque, sulla città, sui borghi della costa e sulle isole dell’Arcipelago! FIRENZE = la città è sommersa dalla neve e spazzata da una tormenta implacabile. Cadono mediamente 50 cm di neve e si formano cumuli da vento alti fino 1 metro, soprattutto nelle grandi piazze e nei punti più esposti. Il vento da fortissimo diviene ciclonico e raggiunge i 130 kmh, provocando molti danni materiali. Si paralizza ogni attività. Le strade sono impraticabili. Il ghiaccio è proibitivo . . e si potrebbe ipotizzare ad oggi un windchill intorno ai 20° sottozero! La temperatura diurna non sale infatti oltre i -7° e verso la mezzanotte raggiunge i -9°! CARRARA E MASSA = Cadono 15-20 cm di neve, anche sulle spiagge. Fortissime raffiche di tramontana e temperature eccezionalmente sottozero in pieno giorno. Persino nella mite VIAREGGIO, spazzata dalla tormenta, la temperatura massima si ferma a -2°. PONTREMOLI = Cadono 30 cm di neve ghiacciata e la temperatura scende a -11°. Tutti i borghi della Lunigiana sono isolati. PISA = Nevica fittissimamente per l’intera giornata con forti raffiche di vento da est. Cadono 20 cm di neve entro la mezzanotte. La temperatura scende a -4°. Rapidamente comincia a gelarsi l’Arno. LIVORNO = Bufera pazzesca di neve polverosa con vento da ENE fino a 115 kmh. Sul Porto-Mediceo cadono 25 cm di neve; quasi il doppio sulla collina di Montenero. La temperatura scende a -3°. Molti danni in città e al porto a causa del vento. LUCCA = Nevica forte e incessantemente per l’intera giornata. Cadono 30 cm di neve entro la mezzanotte. La temperatura scende a -6.2°. PISTOIA = Nevica fittissimamente per l’intera giornata, con violente raffiche di tramontana ghiacciata. Cadono 40-45 cm di neve che vanno a sommarsi a quelli preesistenti . In alcuni punti il manto bianco raggiunge gli 80 cm. La temperatura scende a -7°. PRATO = Ciclone di neve polverosa imperversa sulla città per l’intera giornata. Il vento si spinge a superare i 150 kmh provocando danni materiali e molti crolli. Si paralizza ogni attività. Cadono mediamente 40 cm di neve e si formano cumuli da vento superiori a 1 metro. SIENA = Nevica forte soprattutto nella seconda parte della giornata con turbini di vento ghiacciato. Cadono 30 cm di neve entro la mezzanotte e la temperatura precipita a -6°. AREZZO = Nevica per l’intera giornata. La nevicata si trasforma in tormenta fortissima dal pomeriggio. Cadono mediamente 20 cm di neve. ABETONE = Alla dogana cadono altri 130 cm di neve in un solo giorno. Si formano muraglie-bianche alte 5-6 metri. Il Passo è chiuso dal giorno precedente. Impossibile la vita all’esterno per il vento micidiale e per la temperatura che non si discosta dai -22°. MONTAGNA PISTOIESE = Tutte le strade risultano cancellate dalla neve troppo alta. I borghi sono isolati. Cadono 120 cm di neve a Gavanina e a Maresca; 100 cm a Pracchia e 80 cm a S.Marcello. Nell’alta valle del Reno la temperatura scende a -17° in pieno giorno! MUGELLO = Le città della vallata sono tutte isolate e irraggiungibili, sommerse da nevicate incredibili, senza sosta. Cadono mediamente dai 60 ai 90 cm di neve, e in alcune località viene oltrepassato 1 metro e mezzo. A S.Piero a Sieve la temperatura massima scende a -12.5°, e il fiume, già da molti giorni completamente ghiacciato, scompare del tutto sotto l’altissima distesa di neve. VALDERA = Infuria la tormenta per l’intera giornata. Cade tantissima neve per quei luoghi: quasi mezzo metro su Pontedera, dove la temperatura precipita a -8.2°. VOLTERRA = A causa del ciclone si verificano molti crolli e alcune famiglie sono costrette ad abbandonare le loro case. La neve ghiacciata raggiunge entro sera 1 metro di altezza.

14 FEBBRAIO 1929

La piccola conca a nord di Firenze è letteralmente sommersa dalla neve ghiacciata e devastata dalla furia del vento. Non di meno i sottostanti borghi della periferia, dove, tra la nottata scorsa e la mattinata odierna, ha continuato ad imperversare la tormenta con raffiche cicloniche da NE. A causa degli incredibili accumuli nevosi da vento, crolla una parte laterale del tetto del portico della Pieve di S.Stefano in Pane a Rifredi. Anche l’antica Pieve di Cercina appare accerchiata da vere e proprie montagne di neve alte più di 3 metri: e la cronaca popolare-locale narra di così tanta neve soltanto un secolo prima durante l’inverno 1829/1830 e nel lontanissimo, leggendario 1709. I filari delle vigne risultano letteralmente scomparsi sotto l’immane coltre bianca . . . e i contadini esultano, perchè, affermano, soltanto così le piante si potranno salvare dal ghiaccio! In città la situazione non è migliore! = Padre Cosimo Belli narra che all’alba di quel giorno i portali di S.Miniato a Monte sono ricoperti per metà dalla neve! La collina delle Porte-Sante, così come la collina di Arcetri e di Bellosguardo appaiono deturpate dopo il ciclone di neve . . con i cipressi, i cedri e gli abeti spezzati dalla furia della tormenta. In piazza-Pitti e sulle “rampe” di S.Niccolo le dune di neve alzate dal vento raggiungono i 2 metri di spessore.  Dopo 48 ore di paralisi totale e di isolamento, riprendono stentatamente, dal pomeriggio, le attività cittadine! Il comune di Firenze riesce ad arruolare quasi 4000 operai per dare il via alle operazioni di spalatura, dei quali 200, addetti a spazzare i quintali di neve che sommergono Piazzale Michelangelo. Entrano in funzione 30 autocarri, 60 carri trainati da cavalli ferrati-a-ghiaccio, 10 carri a pariglia, 3 autoelettriche e almeno 900 carretti trainati a mano e con le ruote fasciate da maglie-di-ferro. Tra i punti di scarico-neve vengono indicati per primi tutti gli argini dei fiumi e dei fossi, l’interramento circostante la Fortezza da Basso, il Campo di Marte, la Porta al Prato, la vasta aera degli ex vivai-universitari (attuale quartiere dell’Isolotto), Rovezzano e le Cascine del Riccio. All’interno del centro storico la neve tolta via via, viene ammassata in piazza dei Giudici, piazza Ognissanti e davanti S.Frediano in Cestello, per poi essere riversata sull’Arno completamente ghiacciato! E sono in molti ad usare proprio il letto congelato e innevato del fiume per facilitare gli spostamenti tra una sponda e l’altra, malgrado i moniti delle guardie-comunali. Fuori dal centro-storico la temperatura scende fino ai -12° misurati alle cave di Ugnano (-11° anche in Terzollina e a Pian del Mugnone). Il contado fiorentino, in questa occasione, è forse tra le aree-basse interne della Toscana, quella maggiormente penalizzata dalla tormenta del secolo! Su quasi tutti i borghi collinari, Fiesole e l’Impruneta in primis, la neve raggiunge e supera i 2 metri di spessore, così come a Calenzano a Signa e Lastra a Signa. La piana è un’immensa distesa bianca, “congelata”, molto più simile ad una porzione della tundra siberiana. A Rifredi, Sesto, Brozzi, S.Donnino, S.Mauro, Campi e Poggio a Caiano l’azione le vento ha alzato la neve fino ai primi piani delle case! Sui crinali più alti ed esposti di monte Morello e al Santuario di Monte Senario la neve raggiunge i 3 metri e mezzo! MUGELLO = Neve senza fine su tutti i paesi della vallata! A Borgo S.Lorenzo il manto bianco raggiunge i 2 metri; 2 metri e mezzo a S.Piero a Sieve, a Vicchio e a Ronta. Quasi 3 metri a Firenzuola e a Marradi. A S.Piero a Sieve la temperatura scende a quasi -16°. VERSILIA = quasi per magìa i primi timidi raggi di sole illuminano il tramonto di questo giorno! Il vento freddissimo è ancora sferzante. Neppure i più vecchi ricordano d’aver mai visto tanta neve ghiacciata (circa 30 cm) sopra le spiagge di Marina di Carrara o di Viareggio. A Torre del Lago la temperatura è scesa a -7°. PISA = Continua a nevicare fitto fino al pomeriggio mentre la bufera di vento da est non accenna a placarsi. In Piazza dei Miracoli la neve è alta quasi 40 cm . . e non si ricorda a memoria d’uomo tanta neve su quei prati! La temperatura scende a -8° e L’Arno, eccezionalmente per questa città, si va oramai ricoprendo di spessi quanto bizzarri lastroni di ghiaccio. LIVORNO = La nevicata perdura per quasi l’intera giornata e in città è alta oramai quasi 40 cm! Un evento quasi storico. Le operazioni di spalatura sono ostacolate delle violente raffiche del vento e dal ghiaccio troppo spesso. La temperatura scende a -6° e in alcuni punti cominciano a gelarsi i canali del quartiere Venezia. LUCCA = Cessa di nevicare in tarda mattinata. Sulle gloriose mura della città vengono misurati fino a 50 cm di neve compatta. La temperatura scende a -9°. PISTOIA = La tormenta prosegue per quasi l’intera giornata. In città la neve supera gli 80 cm e tutte le attività restano paralizzate. la temperatura scende a -9°. PRATO = Sono incalcolabili i danni materiali provocati dal vento a molte abitazioni. In città si sono alzati cumuli alti quasi 2 metri che ostruiscono le porte delle case e bloccano le finestre. SIENA = Nevica con incredibile intensità per l’intera giornata. In piazza del Campo, sul far della notte, vengono misurati quasi 60 cm! La temperatura diurna scende per la prima volta a -7°. Tutti i borghi del contado risultano isolati e le strade impraticabili. GROSSETO = Anche la mite Grosseto capitola alla neve. Nevica infatti fittamente dalla sera del giorno precedente e in città il manto bianco, nonostante il vento furioso, si alza uniformemente di circa 20 cm. Ma la situazione risulta ben peggiore per gli inaccessibili borghi della Maremma! A Roccastrada la neve raggiunge 1 metro di altezza, così come a Pitigliano e a Sorano. I paesi dell’Amiata sono sepolti da 2 metri e più di coltre bianca congelata e laminata dal vento. A Vetulonia e a Gavorrano cadono 50 cm di neve. Tantissima neve anche sul mare, specialmente a Castiglione della Pescaia dove la violenza del ciclone danneggia molte case del borgo-antico. A Follonica cadono 20 cm di neve: un evento ritenuto di portata storica! La tormenta siberiana non risparmia neppure le isole dell’Arcipelago: il vecchio borgo di Giglio Castello viene coperto da 40 cm di neve ghiacciata. I frati del luogo misurano una temperatura di oltre 6° sotto lo zero! ISOLA D’ELBA = La più grande delle isole toscane viene investita per oltre 30 ore da una incredibile tormenta di neve fittissima. A Portoferraio cadono 25 cm e la temperatura crolla in pieno giorno a -2°. A Capoliveri 60 cm. Addirittura quasi 1 metro a Marciana-alta! AREZZO = E’ la giornata peggiore per la città del Petrarca. Con fortissime raffiche di vento cadono quasi 50 cm di neve secca che paralizzano completamente ogni attività. La temperatura scende a oltre -8°! MONTAGNA PISTOIESE = Per questi luoghi, da sempre i più abituati agli eccessi del clima toscano, si tratta di un’autentica “apocalisse-bianca”!! I borghi della valle del Reno sono sepolti da oltre 3 metri di neve e congelati a 20° sottozero. L’Abetone è completamente isolato e irraggiungibile da quasi 3 giorni. Alla dogana cadono oggi altri 80 cm di neve pulviscolare e la temperatura oscilla tra i -25° e i -22°. Il parroco del paese racconta della sua chiesa completamente sepolta sotto almeno 8 metri di neve! A S.Marcello si teme il crollo dei tetti e molte famiglie abbandonano le proprie case. PIANOSINATICO = L’antico borgo posto a circa 1000 m di altitudine lungo la strada che sale all’Abetone, subisce il fenomeno di un incredibile scaccianeve che per quasi 4 giorni rovescia a fondovalle la neve spazzata via via dai crinali spogli della Croce Arcana! L’eccezionale quantità di neve polverizzata, unita a quella fittissima dell’incessante precipitazione, finisce per sommergere quel punto della valle della Lima, con oltre 12 m di neve!! Gli abitanti del borgo saranno costretti a scavare autentiche gallerie per poter tornare ad ammirare il cielo-aperto!! CASENTINO = Il blizzard è implacabile e sommerge di neve progressivamente tutti i borghi. Al Santuario della Verna, a Camaldoli, sulla Consuma e a Vallombrosa ci sono già quasi 4 metri di coltre bianca. A Poppi la temperatura scende a -15°. Nei calanchi più in alto sul monte Falterona ci sono 8 metri di neve!