Siamo all’incrocio tra la fine di Borgo largo(alle spalle del fotografo) e l’inizio di borgo stretto e a destra via Ulisse Dini. In alto sulla destra in bella mostra segnali di divieto di sosta,di transito ai veicoli destinati al trasporto delle merci,alle biciclette e alle … non leggo bene se carrozze o vetture a motore. Borgo è sempre stato ZTL 😀 Il tram della linea 3 La Cella – Porta a Lucca, quindi in questa foto proviene da borgo stretto e si sta apprestando ad entrare in borgo largo o viceversa.Mentre i binari a destra servivano per la linea 1 Stazione – Piazza del Duomo. Cartolina d’epoca Anno viaggiata nel 1937 Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Veduta di Marina di Pisa da bordo di un Dornier-Wal, velivolo costruito nei capannoni di bocca d’Arno. Siamo nell’anno 1925,l’erosione del litorale è già in fase molto avanzata,tuttavia esiste ancora qualche lembo di spiaggia in particolare nelle zone più lontane dalla foce. Immagine tratta da “Bocca d’Arno problema aperto” a cura di Emilio Tolaini pubblicato nell’aprile del 1964 da industrie grafiche V.Lischi e Figli Pisa. Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Sui lungarni inizia a circolare un nuovo mezzo di trasporto,il tram.La rete tranviaria rappresentò una forte modernizzazione per la nostra città.In questo caso il tram sta percorrendo la linea 2 – Stazione-Porta a Piagge e l’immagine riguarda il lungarno Pacinotti. Sullo sfondo si vede una parte del ponte Solferino. Anno 1912 Fotocartolina d’epoca collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Nel comune di Cascina ma al confine di Pisa nella località di Ripoli non lontano dalla Badia di San Savino sorge il castello o villa fortificata di Ripoli,un luogo ricco di storia,l’ultimo baluardo difensivo della Repubblica di Pisa.Risale alla seconda metà del XIV secolo ,la sua struttura a pianta quadrata era corredata da quattro torri angolari anch’esse quadrate,furono decapitate dai fiorentini dopo la loro conquista.Quando venne edificato inglobò un precedente edificio turriforme sempre a pianta quadrata.Il castello fu voluto e costruito da Gherardo Compagni,membro di una facoltosa famiglia di mercanti pisani.Fu conquistato dai fiorentini nel 1406 Pisa capitolò poco tempo dopo.( i fiorentin Il 16 di luglio conquistarono Vicopisano, ultimo ostacolo prima di Pisa, il primo di settembre caddero anche il castello di Ripoli, Cascina e San Casciano). La proprietà è di una serie di privati,oggi è in stato quasi di abbandono,la porta di accesso è ridotta ad una breccia,all’interno sono state costruite abitazioni,quello che una volta era il piazzale d’armi è un parcheggio e tutto intorno alle mura esterne è comunque occupato da recinzioni. Oggi ci sono stato e ho scattato alcune foto. A pochi metri di distanza c’è la chiesa di Sant’Andrea e Lucia…di quella ne parliamo un’altra volta ( aggiornamento:Mi è arrivata un email in cui mi si chiede di correggere la proprietà.Non è comunale ma di alcuni privati)
Piena dell’Arno 12 Marzo 1914 – 14 marzo 2025 111 anni fa l’Arno preoccupava come oggi Cartolina d’epoca Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Marina di Pisa. Oggi è una bella giornata e come si dice a Pisa “si fa un salto a marina a prende un po di sole” lo facciamo con questa straordinaria fotografia in bianco e nero che ci fa fare un salto nel tempo di oltre 90 anni.Siamo in piazza Sardegna,sullo sfondo gli stabilimenti balneari,c’è ancora un po di spiaggia e oltre alle strutture in legno ci sono anche abitazioni in muratura sempre lato mare.Ci sono anche le prime automobili dell’epoca.La fotografia sembra scattata in un periodo freddo o comunque autunnale.I giardini della piazza sembra siano molto rigogliosi. Cartolina d’epoca Periodo – la cartolina ha viaggiato nel 1933 Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
I confronti sono sempre interessanti,possono togliere curiosità,possono far capire e sicuramente fanno conoscere. In queste immagine una di inizio ‘900 e l’altra del 2025 La cittadella, un area che ha subito molti cambiamenti,i più drammatici quelli causati dalla guerra conseguentemente progetti mai portati a termine e poi l’abbandono al degrado.In questo ultimo decennio è stato avviato il recupero. Periodo primi del ‘900 e 2025 Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Mestieri di una volta,il barrocciaio. fotografia dell’attuale Piazza XX settembre,alle spalle del fotografo c’è Via Vittorio Emanuele l’attuale corso Italia. Gruppo di barrocciai in sosta (sarebbe interessante scoprire il motivo lo so🙂 Forse c’era un osteria nella piazza) A differenza dei carri utilizzati dai contadini, il barroccio era solitamente di proprietà del barrocciaio, una sorta di piccolo imprenditore, che eseguiva il trasporto per i proprietari del podere,ma trasportavano anche sabbia e ghiaia dai fiumi per i cantieri edili,comunque merci di ogni tipo.il treno e i mezzi su gomma hanno poi assolto alle loro funzioni.Il barrocciaio si vestiva in modo caratteristico nelle diverse stagione ma aveva sempre un cappello in testa e un fazzoletto rosso al collo e un grande ombrello verde per ripararsi dl sole e dalla pioggia.spesso distrutto dalla stanchezza sonnecchiava con le redini in mano,sicuro che il cavallo conoscendo la strada lo avrebbe portato a destinazione.Durante la giornata i barrociai facevano sosta all’osteria(sarà il caso di questa foto?) per mangiare qualcosa alla bona ma soprattutto un buon bicchiere di vino. Fotografia originale Fotografo nc collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Mestieri di una volta Il Navicellàio,un lavoro duro. Il navicello da cui il canale prende il nome,canale dei navicelli, è un imbarcazione usata indistintamente per il trasporto di merci e persone fino all’inizio del XX secolo. Il trasporto fluviale con questa imbarcazione fu messo in crisi a partire dalla metà del XIX secolo con l’avvento delle ferrovie e definitivamente abbandonato nel corso del secolo successivo a causa del trasporto su gomma.Erano barconi con una lunghezza che variava tra i 12 e i 20 metri e fino a 3 metri di larghezza con una stazza fino ad un massimo di 25 tonnellate. In questa rara immagine sono fermi nel canale a Porta a Mare in attesa di uscire in Arno,almeno a vedere la direzione della prua,Sono al sostegno.Si notano anche le casemagazzini costruite lungo le mura dove alloggiavano i navicellài. Fotografia originale Fotografo nc periodo inizio ‘900 collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Piazza Vittorio Emanuele II, più simile ad un parco che ha una piazza,difficile immaginarla così, eppure lo era. Periodo -la cartolina a viaggiato nel 1923 Cartolina d’epoca collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it