Mestieri di una volta,il barrocciaio. fotografia dell’attuale Piazza XX settembre,alle spalle del fotografo c’è Via Vittorio Emanuele l’attuale corso Italia. Gruppo di barrocciai in sosta (sarebbe interessante scoprire il motivo lo so🙂 Forse c’era un osteria nella piazza) A differenza dei carri utilizzati dai contadini, il barroccio era solitamente di proprietà del barrocciaio, una sorta di piccolo imprenditore, che eseguiva il trasporto per i proprietari del podere,ma trasportavano anche sabbia e ghiaia dai fiumi per i cantieri edili,comunque merci di ogni tipo.il treno e i mezzi su gomma hanno poi assolto alle loro funzioni.Il barrocciaio si vestiva in modo caratteristico nelle diverse stagione ma aveva sempre un cappello in testa e un fazzoletto rosso al collo e un grande ombrello verde per ripararsi dl sole e dalla pioggia.spesso distrutto dalla stanchezza sonnecchiava con le redini in mano,sicuro che il cavallo conoscendo la strada lo avrebbe portato a destinazione.Durante la giornata i barrociai facevano sosta all’osteria(sarà il caso di questa foto?) per mangiare qualcosa alla bona ma soprattutto un buon bicchiere di vino. Fotografia originale Fotografo nc collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Mestieri di una volta Il Navicellàio,un lavoro duro. Il navicello da cui il canale prende il nome,canale dei navicelli, è un imbarcazione usata indistintamente per il trasporto di merci e persone fino all’inizio del XX secolo. Il trasporto fluviale con questa imbarcazione fu messo in crisi a partire dalla metà del XIX secolo con l’avvento delle ferrovie e definitivamente abbandonato nel corso del secolo successivo a causa del trasporto su gomma.Erano barconi con una lunghezza che variava tra i 12 e i 20 metri e fino a 3 metri di larghezza con una stazza fino ad un massimo di 25 tonnellate. In questa rara immagine sono fermi nel canale a Porta a Mare in attesa di uscire in Arno,almeno a vedere la direzione della prua,Sono al sostegno.Si notano anche le casemagazzini costruite lungo le mura dove alloggiavano i navicellài. Fotografia originale Fotografo nc periodo inizio ‘900 collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Piazza Vittorio Emanuele II, più simile ad un parco che ha una piazza,difficile immaginarla così, eppure lo era. Periodo -la cartolina a viaggiato nel 1923 Cartolina d’epoca collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Le Terme Di Nerone ingresso alla sala ottagona prima dei restauri (fine anni ’30) si notano le due epigrafi murate sui lati del cancello e la porta chiusa nel 1943. Sulle lapidi sono menzionati i restauri svolti nel 1693,dopo l’abbattimento del muro di cinta furono collocate sulla parete come vediamo nella foto di “oggi” insieme alla lapide,posta nel 1947 a ricordo dei lavori eseguiti in quel periodo.Sono evidenti le tracce della porta ad arco aperta in età medicea,poi chiusa con i lavori del 1943 Fotografia anni ’30 Immagine tratta da Pisa le Terme “Di Nerone” a cura di M. Pasquinucci e S. Menchelli 1989 Foto di oggi da Google maps Archivio www.ilpopolopisano.it
fotografia panoramica effettuata da dirigibile. Con questa bella immagine possiamo vedere le mura lungo la via Nicola Pisano ancora intatte (non si vede la porta Buozza che dovrebbe trovarsi all’incirca di fronte alla ciminiera?) demolite poi dal 1919 per far posto all’espansione dell’Ospedale Santa Chiara,l’ampia Piazza Manin,l’area che diventerà lo Stadio del Pisa,in questa immagine si vede ancora il teatro diurno… e tanti altri particolari Il periodo dovrebbe essere tra il 1915 e il 1919 è già stata aperto il varco per il treno ospedale ma non è ancora stata demolita la casa della Dogana. Fotografia originale (non è una cartolina) Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Bella fotografia di Piazza Vittorio Emanuele II Il periodo è sicuramente dopo il 1892,anno di inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele,probabilmente è dei primissimi anni del ‘900 Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Altra bella fotografia di Piazza Vittorio Emanuele II e viale Principe Amedeo con la famosa barriera (bariera) e i due fabbricati della Dogana che poi verranno demoliti per la costruzione del palazzo delle Poste e del palazzo della Provincia. Il periodo di questa immagine è dei primissimi anni del ‘900 Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Piazza del Duomo La persona al centro vestito con casacca nera,detta cappa e il cappuccio, detto la buffa,che copre l’intero volto con solo due fori per gli occhi,Alla cintola, infine, un cordone con una corona terminante con un medaglione con l’effige della Madonna del santo Rosario,richiama quella che i Fratelli e le sorelle della Misericordia indossavano per i loro servizi caritatevoli, per non essere riconosciuti e quindi ringraziati. (questa è la mia ipotesi) Anno 1930 Fotografia originale in bianco e nero Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopoloposano.it
Stazione di Pisa! Stazione di Pisa! Una voce avvisa i viaggiatori.Il cigolio delle ruote sotto lo sforzo della frenatura rimbomba sotto quella grande tettoia di quasi 6000 metri quadrati fatta di ferro e legno,coperto di lamiera zincata e vetro.Ma è proprio sotto questa tettoia scarsamente illuminata,piena di rumori e di fumo delle locomotive che la vita di Pisa per anni conobbe gli arrivi e le partenze di personaggi celebri. Periodo – anteguerra Fotografo ? Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.itStazione di Pisa! Stazione di Pisa! Una voce avvisa i viaggiatori.Il cigolio delle ruote sotto lo sforzo della frenatura rimbomba sotto quella grande tettoia di quasi 6000 metri quadrati fatta di ferro e legno,coperto di lamiera zincata e vetro.Ma è proprio sotto questa tettoia scarsamente illuminata,piena di rumori e di fumo delle locomotive che la vita di Pisa per anni conobbe gli arrivi e le partenze di personaggi celebri. Periodo – anteguerra Fotografo ? Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it
Le antiche mura che costeggiavano l’attuale via Benedetto Croce demolite ad inizio secolo scorso. in una la vista è verso piazza Guerrazzi mentre l’altra è verso piazza Vittorio Emanuele II,sullo sfondo riusciamo a scorgere gli alberi e la statua. Unite insieme abbiamo una panoramica quasi per intero di come si presentava la via ad inizio secolo Immagini tratte da Pisa Storia Urbana-Anna Rosa Masetti Tipografia Editrice La Giuntina pubblicato nel 1964 Collezione Marco Birindelli Archivio www.ilpopolopisano.it