Lungarno Regio – 1912 circa

Incrocio tra il ponte Solferino attuali lungarno Simonelli lungarno Pacinotti e piazza Solferino.
Notare il signore sull’angolo del ponte con un banchino aperto, chi sa che mestiere faceva forse l’arrotino,il ciabattino…
L’edicola è ancora oggi in quel punto e al posto del Bar Martini esisteva una cooperativa di generi alimentari.Il palazzo in angolo fu distrutto durante la guerra.
Periodo – la cartolina ha viaggiato nel 1912 ma probabilmente è antecedente,non ci sono ancora le tracce del tram.
Cartolina d’epoca
Collezione Marco Birindelli
Archivio – www.ilpopolopisano.it

Palazzo dell’orologio – 1918 circa

Palazzo dell’orologio – Acquistato dalla Normale nel 1968 e ristrutturato negli anni Settanta, dal 1982 è sede della biblioteca.
Le due strutture principali – collegate fin dall’origine da una volta – esistevano già in epoca medievale: a sinistra la casa-torre detta Palazzotto della Giustizia o del Capitano, sede di antiche magistrature pisane; a destra la torre, detta dei Gualandi o della “muda” perché vi si tenevano a mudare (cambiare le penne) le aquile, simbolo della potenza della città. Questa è soprattutto nota come Torre della Fame, per via della tragica morte del conte Ugolino della Gherardesca narrata da Dante nel XXXIII canto dell’Inferno.
Tra il 1605 e il 1608 il palazzo assunse la sua forma unitaria: i due corpi di fabbrica furono collegati da un cavalcavia sopra la volta, e la facciata fu affrescata da Giovanni Stefano Maruscelli e Filippo e Lorenzo Paladini. Nel 1696 fu collocata la torretta campanaria che accentua l’asse verticale dell’edificio e ne nasconde le irregolarità originarie. Nel 1919, il palazzo fu nuovamente restaurato, con l’aggiunta della quadrifora neomedievale sul lato sinistro della facciata.
Al piano terra del Palazzo dell’Orologio si trova lo spazio museale “Torre del Conte Ugolino”.
Attualmente, un tunnel sotterraneo collega il Palazzo dell’Orologio a quello della Carovana.
(descrizione dal sito della Scuola Normale Superiore)
Tram con rimorchiata – è la prima volta che mi capita di vedere il tram con il rimorchio tra le tante immagini pubblicate.
Tra il 1911 e il 1912 furono acquistate 8 motrici e 3 rimorchiate di tipo aperto.
Periodo – sull’immagine è riportata la data 1919 probabilmente la foto è antecedente.
Fotografia
Fotografo sconosciuto                                                                                                                                                                                                                      Collezione Marco Birindelli
Archivio www.ilpopolopisano.it

 

 

 

Via Vittorio Emanuele,attuale Corso Italia – 1923

Via Vittorio Emanuele,attuale Corso Italia.Sulla destra la Chiesa di San Domenico.
– Eretta a partire dal 1382 dalla beata Chiara Gambacorti come sede della prima comunità osservante dell’ordine domenicano. La chiesa venne consacrata nel 1457. Tra il 1724 e il 1732 si provvide ad un generale rifacimento dell’interno e ulteriori interventi avvennero nell’Ottocento e all’inizio del secolo successivo. Soppresso una prima volta nel 1810, le monache vi tornarono con la Restaurazione, ma nel 1892 il monastero fu confiscato e trasformato in Ospizio di Mendicità. Le monache si trasferirono in un locale attiguo ove rimasero fino al 1943, allorché l’intero complesso fu quasi completamente raso al suolo dai bombardamenti. La chiesa è stata restaurata e riaperta al culto nel 1997, affidata al Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di Malta. ( Da Arcidiocesidipisa.it)
Periodo – la cartolina ha viaggiato nel 1923
Collezione – Marco Birindelli
Archivio – www.ilpopolopisano.it

Palazzo di Giustizia periodo 1958

Immagini della demolizione delle case nel quartiere di Sant’Andrea per la costruzione del palazzo di Giustizia,il palazzo in costruzione e ad opera finita.
Fu indetto nel luglio del 1935 un concorso per ingegneri e architetti. Come area per la costruzione veniva indicato l’isolato compreso tra le vie Santa Bibbiana, Giuseppe Giusti, del Buschetto e della Pallacorda, limitrofo al teatro Verdi e occupato da “vecchie e malsane casupole” da demolire, lasciando isolata la chiesetta romanica di Sant’Andrea.
I lavori di costruzione, curati dal ministero dei Lavori Pubblici, iniziarono nel 1938 per essere interrotti nel 1941; ripresi nel 1947 con una seconda variante di progetto, furono terminati nel 1958
Le immagini sono tratte dalla pubblicazione – Realizzazioni e iniziative dello Stato per Pisa e provincia. A cura del Provveditorato Regionale alle OO.PP.per la Toscana- Ufficio del Genio Civile di Pisa 30 Marzo 1958
Grazie al Sig. Antonio Toto Rossi per il cortese invio delle immagini
Archivio www.ilpopolopisano.it

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