Piazza Martiri della Libertà, ma conosciuta per gran parte di noi come piazza Santa Caterina.Bella foto con bimbi che giocano liberi. periodo probabilmente anni 1950/’60 Fotografo sconosciuto Fonte – archivio di Camilli
Viale Giovanni Pisano all’incrocio con via Lucchese e l’inizio di via Bianchi. Periodo – anni 1920/’30 Cartolina d’epoca fonte – archivio personale di Camilli
Caserma cittadella e parte degli arsenali Repubblicani. la foto di sinistra è del 1944 scattata durante i bombardamenti quella a destra del 2018. Nella caserma Cittadella alloggiava il settimo Reggimento artiglieria da campo e fu distrutta proprio durante i bombardamenti
Via Lavagna all’altezza dell’incrocio con via Nisi e tram in transito.L’unico palazzo ancora esistente è quello sulla destra che fa angolo con via Nisi gli altri furono distrutti durante i bombardamenti. Periodo – anni 1920/’30 Cartolina d’epoca Fonte – inviata da Daniele P.
Via Fibonacci,attuale via Crispi,tram che svolta da via Niosi e si immette sulla via fibonacci per dirigersi alla stazione centrale Periodo – anni 1920/’30 Cartolina d’epoca Fonte – Inviata da Daniele P.
Via Fibonacci,attuale via Crispi,siamo all’altezza di via Niosi,il tram diretto alla stazione centrale. Periodo -anni 1920/’30 Cartolina d’epoca Fonte – Inviata da Daniele P.
Articolo di Maurizio Vaglini – Leggo volentieri le belle iniziative collegate al Capodanno Pisano, ma mi piacerebbe, ogni tanto, che la MIA AMATA PISA allargasse gli orizzonti ricordando altri fatti storici. Per esempio: il prossimo 20 maggio (giorno della pentecoste) dell’ anno 2019 (ovviamente stile pisano) ricorreranno i 761 anni della fondazione del nostro glorioso ospedale avvenuta proprio nel giorno della pentecoste dell’anno 1258 (sempre stile pisano). Eppure per tantissimo tempo è stata mantenuta l’abitudine di portare un Cero (che era in realtà un’oblazione abbastanza importante per le rendite nosocomiali) nella Chiesa di Santa Chiara, e questa tradizione coinvolgeva anche altre cittadine viciniori. Lo racconta bene un antico manoscritto compilato da Fra Pietro agli inizi del ‘300, (si parla di fondazione perchè per terminare l’opera e vederla funzionante ci vollero circa 80 anni). La posa della prima pietra, con un lunghissimo corteo che dalla Chiesa di San Francesco si diresse in Piazza del Duomo alla presenza di san Bonaventura, del Capitano del Popolo Pisano, degli stendardi delle nobili famiglie pisane, con cavalieri e dame e di tutta la popolazione stessa, è, a mio avviso, una manifestazione persa nel tempo, ma che sarebbe bello rispristinare. P.S. Mi preme sottolineare che vi sono documenti storici non sempre esatti (tipo la I”storia dell’origine etc. etc. della fine del ‘700″) e che hanno dato adito ad interpretazioni non sempre felici. Nella foto la prima carta della Cronaca di fra Pietro. Articolo di Maurizio Vaglini