Interno del Campo Santo, primi del '900 (la cartolina data 1901). La collocazione di statue e tombe differisce da quella odierna, per posizione e numero. Interessante notare le statue dei Pisani famosi: Giovanni Pisano (sulla sinistra, in mezzo). Fu poi collocata sul fianco della chiesa di San Sisto, ma fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Pare che a causare il gesto furono alcuni partigiani per via di un'epigrafe inneggiante il regime posta sul piedistallo della statua. Infatti, sebbene le statue dei Pisani famosi furono scolpite nel 1863 da Giovanni Paganucci appositamente per il Campo Santo, durante il fascismo, Mussolini volle che fossero poste all'aperto in modo che tutti le vedessero. Oggi solo la statua di Fibonacci è tornata nel suo luogo di origine, mentre Nicola si trova ancora davanti alla chiesa del Carmine mentre, appunto, Giovanni è stato distrutto. Tuttavia alcuni frammenti della statua sono conservati nei magazzini. La testa dovrebbe trovarsi a palazzo Mimbelli, oggi sede museale, nei pressi di Livorno.
Interno del Campo Santo, primi del ‘900 (la cartolina data 1901).
La collocazione di statue e tombe differisce da quella odierna, per posizione e numero.
Interessante notare le statue dei Pisani famosi:
Giovanni Pisano (sulla sinistra, in mezzo). Fu poi collocata sul fianco della chiesa di San Sisto, ma fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Pare che a causare il gesto furono alcuni partigiani per via di un’epigrafe inneggiante il regime posta sul piedistallo della statua. Infatti, sebbene le statue dei Pisani famosi furono scolpite nel 1863 da Giovanni Paganucci appositamente per il Campo Santo, durante il fascismo, Mussolini volle che fossero poste all’aperto in modo che tutti le vedessero. Oggi solo la statua di Fibonacci è tornata nel suo luogo di origine, mentre Nicola si trova ancora davanti alla chiesa del Carmine mentre, appunto, Giovanni è stato distrutto.
Tuttavia alcuni frammenti della statua sono conservati nei magazzini. La testa dovrebbe trovarsi a palazzo Mimbelli, oggi sede museale, nei pressi di Livorno.

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