Vi racconto la storia di mia nonna durante il bombardamento.

La mia esistenza dipende probabilmente da un libro. Il 31 agosto 1943, giorno in cui Pisa fu devastata dai bombardamenti delle truppe alleate, la mia nonna materna Giuseppina (per tutti Giuse), allora 22enne, si trovava vicino alla stazione centrale, l’epicentro del bombardamento di quel giorno. Al momento del bombardamento, nonna fu circondata da un’esplosione di schegge di bomba. Per proteggersi, portò istintivamente al petto una valigia e, proprio davanti al cuore, un libro di letteratura italiana di De Sanctis. Una piccola scheggia di 2 cm circa la raggiunse, entrando prima nella valigia e poi all’interno del libro, dilaniandolo. La scheggia si arrestò a pochi centimetri dal petto, all’interno del libro. Se non fosse stato per quel libro sul petto, probabilmente la scheggia di bomba avrebbe ucciso mia nonna, quindi non sarebbe mai esistita mia madre, e quindi nemmeno io. Ancora conservo il libro deformato e la scheggia di bomba. Nonna non la tolse mai da dentro il libro finché da piccolo non le chiesi per quale motivo ci fosse nella libreria un vecchio libro con un buco e un pezzo di metallo all’interno. E lei mi disse allora: “Ti racconto una storia”.

Racconto inviato da Dario Cantone

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